Ecco i vincitori che rappresenteranno la MAB dell’Appennino tosco-emiliano
Dalla semifinale di Castelnovo ne’ Monti (RE) alla finale di Colorno (PR)
Sono i ristoranti Montagna Verde di Apella Licciana Nardi (MS), Podere Conti di Filattiera (MS) e Podere Cristina di Lesignano Bagni (PR) i tre finalisti che rappresenteranno la MAB dell’Appennino tosco-emiliano ad Alma – Scuola Internazionale di Cucina Italiana – il prossimo 26 marzo, quando nove chef si contenderanno il titolo di miglior ristorante del concorso UPVIVIUM Biosfera Gastronomica a Km Zero.
La Luniginana che si è distinta per aver mandato in finale cinque ristoranti in semifinale, vede premiato il suo sforzo di innovazione e creatività anche dalla giuria popolare che ha espresso i sui voti online premiando al primo posto il ristorante ‘Alla Piazza di Sopra’ di Filetto Villafranca in Lunigiana (MS)
Gli altri sfidanti saranno selezionati nelle semifinalisti che si svolgeranno nelle Riserve della Biosfera UNESCO del Delta del Po e delle Alpi Ledrensi e Judicaria.
Nella Riserva della Biosfera Unesco dell’Appennino tosco-emiliano, infatti, il concorso si è concluso con la semifinale disputata nelle cucine dell’Istituto Alberghiero ‘Nelson Mandela’ di Castelnovo ne Monti.
La giuria, composta da Cesare Zucca giornalista blogger italo-americano, Natalia Maramotti assessore al turismo del Comune Reggio Emilia responsabile di “Destinazione Emilia”, Giuseppe Vignali, direttore del Parco Appennino, Monica Giovanelli, dirigente scolastico alberghiero “N. Mandela”, Matteo Berti, direttore didattico Alma, Michele Alfano, docente del “Mandela” e Giacomo Bullo giornalista di enogastronomia, ha scelto i vincitori, tra dieci ristoranti selezionati.
La semifinale è stata un evento di grande successo che ha visto come spettatori tanti amministratori dell’Appennino e tante persone entusiaste.
Gli chef dei dieci ristoranti selezionati hanno saputo ricreare e interpretare il vero spirito della tavola dove i commensali condividono cibi genuini e identitari; vere tavolozze di colori che ognuno può combinare secondo il proprio gusto.
Tema d’edizione della rassegna quest’anno era, infatti, la convivialità: condivisione, armonia e socialità questi gli elementi da esaltare, mesciando tradizione e innovazione.
“Alla decima edizione del concorso sulla enogastronomia d’Appennino – commenta il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli – si è vista a occhio nudo la grande crescita professionale che c’è stata in questo campo. È migliorato nettamente il rapporto coi produttori agricoli locali. È cresciuta la professionalità di chef, cuochi, piatti, servizio e ristoranti in genere. Anni fa la ristorazione in Appennino significava un servizio – spesso un buon servizio – a turisti e visitatori. Oggi molti ristoranti sono più che un servizio, sono attrattiva essi stessi; si propongono come meta e motivo della visita o del viaggio in Appennino. Al di là di chi sia stato selezionato per la finale abbiamo visto coi nostri occhi la qualità, la passione e la competenza. Meritano davvero tutti almeno una visita, che siano arrivati in finale o no”.