Bioparco “L’Abete Bianco” – Fattoria didattica

Oltre un ettaro di parco inserito in un più vasto contesto ecologico ancora intatto, in cui sono presenti moltissime specie locali e selvatiche di piante antiche e animali in via di estinzione, gli orti biologici dell’agriturismo, percorsi guidati per scuole, gruppi di bambini e adulti: è il Bioparco “L’Abete Bianco” di Apella, centro di conservazione e di educazione ambientale dell’azienda agricola ed agrituristica, in cui è anche possibile realizzare orti didattici, laboratori, giochi all’aperto e al chiuso. Il nome “Abete Bianco” è stato assegnato con riferimento all’albero dell’abete bianco che è un simbolo di biodiversità, ma anche perché storici locali ritengono che il nome del luogo “Apella” derivi, come evidenziato in vecchie mappe, da “La Pela” con cui nel gergo dell’Appennino veniva chiamata questa pianta. Attraverso le attività di educazione, ricerca, conservazione e divulgazione che si sviluppano nel Bioparco, si cerca di raggiungere l’intento di informare i visitatori sui principali concetti di biodiversità naturale, agro-biodiversità, sicurezza alimentare, ma anche di promuovere azioni di sviluppo sostenibile, stimolando la riflessione e il comportamento dei visitatori sulle scelte alimentari, sull’utilizzo delle risorse naturali, con particolare enfasi sugli aspetti culturali e le tradizioni legate all’uso di varietà locali di specie selvatiche e coltivate, pratiche la cui sopravvivenza è purtroppo a rischio.

Il progetto didattico, di tipo culturale-educativo, si inserisce nelle strategie di educazione ambientale attivate dall’agriturismo in sinergia con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, dedicate agli studenti di ogni età e tipo di scuola: attività di formazione teorica e pratica sull’agricoltura familiare, suddivise in momenti in aula e sul territorio, sulla conduzione di un orto e frutteto biologico, sull’uso e proprietà delle erbe aromatiche e officinali, sulla civiltà contadina, sulla imprenditoria agricola professionale, sul consumo responsabile, sulla conoscenza della filiera del castagno con visite guidate ad un antico essiccatoio (metato) con possibilità di attivare azioni di orticoltura, pulizia del sottobosco e di raccolta delle castagne in completa sicurezza, sempre sotto la guida dei nostri operatori, oltre che escursioni micologiche e visite guidate nel bosco. E’ inoltre possibile il percorso di conoscenza degli animali dell’azienda: quali asini, pecore, mucche, maiali di cinta senese allevate allo stato brado e semi-brado, galline, polli, oche, anatre ed altri, oltre a quelle specie che vivono naturalmente nel parco come scoiattoli, volpi, fagiani, piccioni e in certe occasioni, per i più fortunati, l’aquila reale.

Il Bioparco può essere visitato da adulti e bambini accompagnati, in qualsiasi momento dell’anno, sia in autonomia, seguendo i percorsi guidati al suo interno, oppure su richiesta (per gruppi di visitatori e scolaresche) si possono attivare visite guidate con i titolari dell’agriturismo e con possibilità di essere affiancati da guide ambientali locali, con cui la struttura agrituristica collabora. In particolare, è frequente che i clienti del ristorante dell’agriturismo dopo pranzo o prima di un pasto trascorrano un po’ di tempo al suo interno, a cui si accede con un breve passeggiata dal ristorante dell’agriturismo.
All’interno del Bioparco è stato recuperato e opportunamente integrato un piccolo frutteto dedicato ai cosiddetti “frutti minori o frutti dimenticati”, quali nespola, sorba, mela cotogna, corbezzolo, corniolo, melograno, prugnolo ed altre, ottenute in prevalenza in aree marginali collinari, che in passato erano diffusamente utilizzate dalle popolazioni locali nell’ambito di un’economia agricola di autosussistenza, all’interno di un utilizzo poco più che familiare, e che oggi raramente vengono ancora coltivati.
Un’importante sezione del Bioparco è dedicata inoltre alla coltivazione delle erbe officinali e aromatiche alle quali va riconosciuto un ruolo vitale nel migliorare le produzioni agricole e la conservazione della biodiversità dell’ambiente.
La terra di Lunigiana è, infatti, ricchissima di piante ed erbe spontanee commestibili e d’interesse medicinale e aromatico, spesso adoperate nella preparazione dei gustosi piatti della tradizione culinaria lunigianese, come la caratteristica “torta d’erbi”. Nel Bioparco è possibile incontrare una raccolta selezionata di queste piante, in gran parte autoctone, come borragine, maggiorana, tarassaco, rosmarino, timo selvatico, salvia selvatica, e ancora erba cipollina, camomilla, finocchio selvatico, santolina, elicriso e lavanda. Sono inoltre presenti gli orti-giardino biologici, in altre parole piccoli appezzamenti ricavati su terrazzamenti (recuperati con grande maestria attraverso il ripristino dei muretti a secco) all’interno del parco in cui sono coltivati gli ortaggi utilizzati dall’agriturismo per la preparazione di molti piatti della tradizione lunigianese.

La fattoria didattica

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